Salone del Mobile 2012: uno sguardo al futuro e al passato

Il Salone del Mobile di Milano, come in ogni edizione, propone sempre le novità provenienti dai grandi marchi dell’arredamento o delle grandi firme, ma offre anche spazio ai nuovi talenti del mondo del design, più o meno noti al grande pubblico.

In quest’ottica, vorrei proporvi una serie di soluzioni che provengono da background molto differenti, ma che in egual misura sono in grado anche da soli di ispirare e di riempire un ambiente con la loro personalità.

Inizierei, quindi, con un grande nome che amo moltissimo: Versace. L’omonima maison d’interni, Versace Home, propone infatti un divano che disegna – letteralmente – lo spazio fuori e dentro i suoi confini, con due tonalità di colore che emergono dai soliti trend per illuminare ed infondere energia al salotto.

Inutile dire che Wave, nella sua versione blu elettrico oppure verde acido, riesce a stupire con la sua linea barocca, propria della maison, coniugando il tratto storico di Versace con uno stile di arredamento ultramoderno ed elegantemente fuori dal comune.
La dormeuse Wave (una dormeuse è una poltrona o divano con un bracciolo trasformato in spalliera su cui stare sdraiati) è interamente rivestita in velluto, con un’imbottitura di poliuretano per tutti i suoi 2, 4 metri di lunghezza e 1,26 metri di larghezza. Bellissimo!

La Collezione Kiki, presentata da Artek, è stata realizzata secondo il lavoro di Ilmari Tapiovaara (1914-1999) – interior designer vincitore del “Premio Oro” alla Triennale di Milano nel 1960 – e seguendo la sua concezione dello spazio e dell’arredamento come di uno “spazio umano intriso di spiritualità”.

Lo stile organico e naturale che aveva caratterizzato la produzione dell’architetto negli anni precedenti alla progettazione di Kiki lascia il posto ad una linea che è particolarmente pulita e ad una struttura che non è più fatta di legno dei betulla (così profondamente finlandese), ma è fatta con tubi di acciaio. Questo design molto raffinato e senza tempo ha reso la collezione tra i prodotti più popolari dell’arredamento usato in strutture pubbliche finlandesi e comprende sedie, poltrone,
tavole, tavolini, panche e divani.

Tra i nuovi talenti del design – anche se non si tratta di un semplice emergente – c’è Francesco Faccin, (docente ed industrial designer) che ha realizzato la sedia Pelleossa per Miniforms.

Questa particolare creazione è, secondo il suo stesso artefice, “contemporaneamente un prodotto artigianale e industriale”, poiché fatta con materiali non tecnologici ma concepita secondo le logiche della produzione industriale, per essere cioè prodotta in serie e per abbassare al minimo i costi di produzione. L’unica tecnologia coinvolta è quella del processo di creazione ed ha una struttura molto leggera.

Il nome deriva dal fatto che la sedia ha uno stile fortemente minimal, con una struttura (ossea) ridotta ai minimi termini ed una seduta in pelle che non ha spessore o imbottiture. Non è quindi solo una questione di peso, perché anche il design è light, con linee semplicissime ma con un carattere che si differenzia dal solito. Cosa ne pensate?

2 Commenti
  1. http://www.somfy.it/home/Somfy_News/expert_somfy.html
    io mi sono fatto automatizzare tutta la casa da un esperto, che ho conosciuto al fuorisalone

  2. Consiglio questo articolo, mi è stato di grande aiut. Albino

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