L’organizzazione del giardino può essere affidata ad un tema ispirato ad una tonalità di colore oppure alla scelta di una particolare ambientazione che si vuole creare. In alternativa – ed indipendentemente dalla disponibilità degli spazi – si può scegliere di coltivare piante officinali per conciliare l’estetica alla voglia di prendersi cura della propria salute.
Siamo sempre più attenti alle cose che mangiamo, alla provenienza dei prodotti e alla qualità del cibo. Le piante officinali sono considerate dei rimedi naturali dall’erboristeria e dalla fitoterapia, utilizzate per il trattamento di disturbi come il raffreddore, il mal di stomaco, l’insonnia ecc… in virtù delle loro proprietà benefiche e terapeutiche.
La coltivazione delle piante officinali diventa dunque una soluzione intelligente per conciliare la passione del giardinaggio alla cura del nostro corpo.
Alcune piante officinali sono fortunatamente anche ornamentali. Tra queste, quelle che possiamo facilmente coltivare ci sono l’Alkekengi, l’Echinacea Purpurea e la Rosa Canina, poiché diffuse naturalmente nel nostro paese. Grazie alle loro qualità estetiche e funzionali, questi vegetali possono rendere il nostro giardino o il terrazzo un posto ancora più prezioso e speciale.
Come scegliere le piante officinali più adatte alle nostre necessità?
Ogni pianta officinale ha delle caratteristiche proprie che riguardano la crescita, la fioritura e non da ultimo l’ingombro in termini di spazio. Scegliere le piante più adatte all’ambiente che abbiamo a disposizione ci permette di individuare la soluzione migliore per creare un giardino adatto alle nostre esigenze estetiche e funzionali.
Le piante officinali sono piante selvatiche diffuse in natura e in habitat specifici. Ogni territorio può avere piante medicali caratteristiche, ma alcune sono ampiamente diffuse in interi continenti. Molte volte queste piante sono così comuni che dimentichiamo quanto siano preziose (e quanto spesso ne facciamo uso inconsapevolmente all’interno di preparati farmaceutici).
Sono piante robuste che possono darci grandi soddisfazioni quando coltivate in vaso o in giardino, ma non servono cure particolari. Forse conosciamo già le loro qualità terapeutiche, ma scopriamo insieme anche le caratteristiche delle piante officinali che possiamo coltivare facilmente in giardino o in vaso come piante ornamentali.
In questo modo manterremo vivo un importante sapere ed allestiremo un giardino secondo un tema insolito come quello del benessere.
Alkekengi
L’Alkekengi è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle solanacee ed è presente sia in Europa che in Asia. In estate genera piccoli fiori bianchi a forma di campanella, con foglie verde chiaro e ovali. Oltre ad una bella fioritura, produce anche bacche commestibili che si sviluppano all’interno di membrane dalla caratteristica forma di calici e secondo alcuni ricordano le lanterne di carta cinesi.
Questa loro qualità rende il frutto dell’Alkekengi particolarmente decorativo, ancor più della sua fioritura. Le bacche raggiungono la maturazione a Settembre ed hanno la forma di una piccola ciliegia, di colore rosso o arancione.
Si coltiva con facilità (non a caso è un’erba spontanea che può crescere in tutta italia, soprattutto nei campi incolti, lungo le rive dei fossi e all’interno di siepi ombreggiate) e ha una base rizomatica che richiede un adeguato ingombro. Si consiglia infatti di piantarla a terra ad una distanza di circa 60cm da altri fiori.
La sua collocazione ideale è quella in cui non riceve direttamente i raggi solari, ma preferisce comunque poca ombra. Tollera temperature molto rigide le sue particolarità estetiche attraggono molto le farfalle.
In inverno la pianta sembra scomparire, per poi ricrescere in primavera, per cui è consigliato proteggerla con uno strato di pacciamatura – ovvero uno strato di foglie e scarti vegetali per mantenere più caldo il terreno, permettendo comunque all’aria di circolare – che simuli quella copertura di erbe spontanee normalmente presente in natura.
Le bacche di Alkekengi hanno proprietà diuretiche, depurative, antireumatiche ed antinfiammatorie, ma questa pianta è anche un buon integratore di vitamina C.
Echinacea Purpurea
Questa pianta appartiene alla stessa famiglia del girasole, è nativa del Nord America ed è una pianta erbacea perenne che fiorisce dalla primavera fino al termine dell’estate. Pur essendo una pianta officinale, l’Echinacea viene coltivata anche come pianta ornamentale, per via dei suoi grandi fiori violacei con petali lunghi dalla forma simile a quelli di una margherita.
È una pianta rustica che si coltiva con pochissimo sforzo. Si adatta sia ai terreni secchi che umidi e cresce persino all’ombra, ma ha bisogno di poter disporre di un efficace drenaggio, perché non tollera i ristagni. Affinché la pianta possa prosperare è importante mantenere il suo terreno sempre umido, ma non richiede altre particolari attenzioni.
La sua fioritura è un’intensa nota di colore nel terrazzo o in giardino, ma considerate che può raggiungere un’altezza di circa 120cm e quindi assicuratele tutto lo spazio necessario.
I principi attivi dell’Echinacea sono contenuti nella radice e nella parte aerea della pianta e le sue proprietà sono davvero notevoli.
La sua efficacia è ben nota in ambito medico ed è usata principalmente per rafforzare il sistema immunitario. Ricca di vitamine A, C ed E, questa pianta contiene anche sostanze che hanno un’azione antinfiammatoria, antibatterica, antivirale (perché ostacola i processi di replicazione dei virus) ed è anche un valido aiuto nei processi di cicatrizzazione e per la cura della pelle in generale.
Può essere assunta sotto diverse forme, incluse le tisane, ma facendo parte della famiglia delle Asteracee è sempre meglio controllare un’eventuale allergia all’Echinacea.
Rosa Canina
È la specie di rosa selvatica più comune in Italia, dotata di bacche rosse e spine. I suoi fiori hanno grandi petali bianchi o rosati, un gradevole profumo delicato e sbocciano dalla tarda primavera all’estate, ma anche il frutto è una parte estremamente decorativa della Rosa Canina.
In realtà, le bacche rosse sono un falso frutto dalla consistenza carnosa che contiene al suo interno degli acheni, il vero frutto della Rosa Canina. Gli acheni sono infatti un frutto secco con un unico seme e raggiungono la maturazione a fine autunno.
Cresce nelle boscaglie e per la coltivazione in giardino non serve fare nulla di particolare. Ama l’esposizione al sole, ma cresce bene anche in ombra parziale perché molto robusta.
È un arbusto spinoso perenne con rami lunghi – ma quasi mai rampicanti – e quindi è possibile utilizzarla anche come siepe. Si adatta a qualunque tipo di terreno e necessita solo di essere annaffiata con regolarità, senza esagerare.
Si possono ricavare marmellate sia dai frutti che dai petali di Rosa Canina ed è una pianta ricca di vitamina C, tannini, carotenoidi e polifenoli che la rendono un’importante risorsa contro gli stati infiammatori dell’organismo. La Rosa Canina è ampiamente utilizzata pure in ambito cosmetico e farmacologico per la bellezza e la cura della pelle, per ostacolare la comparsa delle rughe e dei segni dell’invecchiamento epidermico in generale.
Conclusione
Avete creato un piccolo paradiso di salute e bellezza: godetevi frutti, fioriture e tisane scegliendo un arredamento da giardino che abbia uno stile rustico, provenzale o shabby chic. Se amate i colori aggiungete cuscini e dettagli con tonalità pastello o fantasie floreali: in questo modo conferirete un’aspetto autentico all’insieme e se avete sufficiente spazio inserite pure un’amaca o un dondolo da giardino per assicurarvi totale relax.