Cosa c’è alla porta?

Considerando che l’ingresso – per definizione – è soltanto un luogo di passaggio entrando in casa, ci sembra naturale che vi si dedichi in generale poca attenzione e che sia lasciato solitamente libero da oggetti che non siano prettamente funzionali allo scopo, come un attaccapanni o un portaombrelli.

Non bisogna però trascurare il fatto che sia un luogo di accoglimento nella nostra casa e che come tale non dovrebbe ricevere meno attenzioni di qualunque altra zona dell’abitazione.

Caricare l’ingresso di troppi oggetti sarebbe sbagliato e si rischierebbe di “soffocare visivamente” l’ospite non appena entrerà. D’altro canto, potrebbe essere uno spazio utile per collocare piccoli mobili o ripiani che diversamente rischierebbero di riempire troppo altri ambienti più utilizzati.

Si tratta certamente di fare una valutazione personalizzata, in base al tipo di ingresso che abbiamo. In generale, si può optare per una scelta poco ovvia o non dozzinale dei suoi elementi essenziali.

Ad esempio, molto moderno e giovane è il design dell’appendiabiti firmato Alberto Brogliato. Si chiama Godot e ricorda un albero spoglio con i suoi rami che diventano supporti per appendere vestiti ed una cavità circolare al centro della struttura portante che pare l’incavo di un tronco, perfetta per riporre oggetti come chiavi o portafogli.

Questo suo aspetto stilizzato ma naturalistico lo rende piacevole e gradevole, per via delle sue forme morbide e fluide. Le estremità sono inoltre intercambiabili con diverse tonalità, da abbinare alla base della struttura che può essere grigia o nera.

Se invece avete già un bell’appendiabiti funzionale, forse lo scaffale Wow realizzato da Arthur Analts potrebbe dare un tocco in più al vostro ingresso. Colorato ma discreto nella forma, è disponibile in 4 diversi colori: bianco, nero, argento e giallo.
Le sue linee sono estremamente geometriche e modulari, così che la sua forma genera una piccola serie di superfici convesse adatte per appoggiare piccoli oggetti, carte o tessere, per svuotare le tasche non appena entrati in casa, mantenendo però tutto in vista e a portata di mano.

È realizzato con un unico foglio di alluminio e può sostenere fino a 42kg di peso. Molto carino e decisamente un dettaglio poco ingombrante benché particolarmente funzionale.

Una curiosità: la forma è stata ispirata dal simbolo etnografico lettone chiamato “mara”, che è una rappresentazione dell’amore e della sicurezza data da una madre. Non potrà che custodire al meglio i vostri oggetti! Comodissimo quindi nell’ingresso, ma non solo.
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Molto più sobrio ed essenziale è il pannello attaccapanni disegnato da Patrick Seha per la Feld. Si chiama Piano Hanger, ed ha una struttura a listelli, ispirata a quella di un pianoforte. È realizzato in legno di quercia ed è disponibile nella sua tonalità naturale o in nero e bianco.
I listelli che sostituiscono i ganci possono sporgere o meno, permettendoci di utilizzare solo lo spazio necessario e solo quando serve. Ideale per i piccoli spazi e molto attuale nel design. Il mio preferito? Sicuramente Wow. E il vostro?

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